Cast Away
Cast Away è un film riflessivo che nasconde dietro la dissaventura del protagonista le difficolta che ognuno di noi affronta nella vita. Infatti affronta due delle più grandi paure dell'uomo L'essere soli (per capire meglio in che senso pensate alla canzone di Ligabue Si viene e si va) e il futuro cio che ci attende, ovvero due delle domande a cui non avremo mai risposta, ma da come insegna il film forse una medicina la Speranza. Chuck Noland (il protagonista)ci insegna come solo guardando dentro noi stessi possiamo affrontare la vita.
Dalla critica non ha avuto tutto l'aprezzamento che merita probabilmente perchè chi ricerca solo azione ed effetti speciali ne rimarra sicuramente deluso.
Ma la scena finale dove il protagonista si trova ad un incrocio nella vastità del paesaggio vale da sola il prezzo del film perchè non vi è metafora migliore della vita di noi poveri esseri umani.
LA MIA RECENSIONE
Il mio parere è che stiamo di un grandissimo film sia dal punto di vista della storia sia da quello cinematografico. e impressionante infatti regista Zemechis e Tom Hanks riescono a mandare avanti tutto il film attorno ad un solo attore. La storia a prima vista potrebbe sembrare solamente ispirata alle celebri avventure di Robinson Crusoe ma analizzandola vengono alla luce i diversi temi a cui il film mira. Innanzi tutto la fragilità dell'essere umano incapace di sopravvivere una volta privato anche dall'elementare coltello e accendino. Fino temi più profondi come le relazioni tra esseri umani, Chuck è da solo sull'isola e quindi è costretto a guardare dentro se stesso per soppravivere, ma non sono la fame la sete o il mal di denti il nemico più pericoloso dell'isola ma la solitudine, per questo che dal nulla nasce Mr Wilson l'amico immaginario che il protagonista identifica in un pallone da Volley perchè senza lui là sarebbe solo (non a caso Wilson scompare quando Chuck esce dalla solitudine e ritorna alla civiltà). L'altro elemento fondamentale è il pacco che Chuck decide di conservare e che rappresenta la speranza agrappata alla volontà di consegnare quel pacco prima o poi ovvero di farcela. L'ultimo tema invece è rappresentato dall'incognita del futuro perchè Chuck una volta tornato scopre che proprio li dove pensava di aver tutto non ha più niente ma la vita sull'isola gli ha insegnato a non perdere la speranza e quindi affonta quello che lo attenderà nella vita a testa alta e speranzoso.
IL FILM IN PILLOLE
Il protagonista (Tom Hanks) Chuck Noland è un dirigente ultra fidanzato di una compagnia postale a cui il giorno di natale viene impartito l'ordine di partire immediatamente per la thailandia per lavoro.
Però l'aereo a causa del maltempo precipita in pieno oceano pacifico e Chuck si ritrova su un isola deserta.
Li Chuck dovrà dapprima imparare a sopravvivere in un ambiete ostile che non ti regala niente e dove ogni cosa scontata per l'uomo moderno si trasforma per lui in una grande vittoria.
Ad un certo punto Chuck decide di provare il tutto per tutto e grazie ad una zattera di fortuna prende il largo e affronta l'oceano.
Chuck riesce a tornare in america accolto come un eroe perchè nel frattempo era stato dato per morto e sono passati diversi anni, ma i guai non sono finiti perchè li ritrova la fidanzata ormai sposata con un altro e poi la vita sull'isola ha lasciato i segni sul nostro protagonista.
Il Film finisce con Chuck che consegna l'unico pacco che aveva salvato dal disastro aereo e affronta la vita.
CURIOSITà
Tom Hanks ha perso 20 chili per girare il film!
Lo sceneggiatore ex marine (di cui ignoro il nome) si è fatto abbandonare su un isola per alcuni mesi per capire meglio come girare il film!
Il Film contrariamente a come potreste pensare non è stato girato su un isola!
La partita del SuperBowl citata alla fine da Helen Hunt a Tom Hanks metre la racconta cosa si è perso durante la permanenza sull'isola si è effettivamente disputata, i Titans hanno effettivamente perso all'ultimo secondo per una stupidissima yard ed io l'ho vista in diretta e sono un tifoso dei Titans porca putt.........
5 commenti:
Ho scelto questo film perchè è molto più profondo di come è passato alla storia ma anche in parziale risposta alla citazione in fondo all'ultima recensione, in realta noi siamo già soli la conversazione è un tentativo di rimedio.
P.S. Scusate se nel post per le paroleciccate o dimenticate quà e la ma non avevo tempo per rileggerlo.
scusa se è una perla questo film, ci mostra cosa vuol dire il contatto con la gente, la solitudine, l'amicizia, quanto siamo materiali ci fa intuire il nostro limite di essere umano...
p.s.: non dire il finale!!!!!!!!
eh già.. ci accorgiamo dell'importanza delle piccole cose solo quando non le abbiamo più. come anche dell'importanza delle persone. Le curiosità non le conoscevo: bravo fortu.
22 x il finale.. il colpevole è il maggiordomo
EH si ci mette di fronte alla nostra incompletezza!
A mio avviso, idea buona anche se stra-abusata e film troppo lungo, con un secondo tempo che si trascina nel patetico, fino a raggiungere l'apice con la mitica scena nella quale Tom Hanks piange per la scomparsa in mare dell'amico-pallone da football "Wilson"...
E' un parere diverso, d'altronde "De gustibus non disputandum est"...
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